Chi sono i Mamuthones in Sardegna?

Chi sono i Mamuthones in Sardegna?

Ho sempre sentito parlare di loro, queste figure un po’ oscure, con maschere nere che al vederle sembrano anche un po’ cattive. Se le avessi viste da bambina penso che mi sarei spaventata seriamente! Ma poi ci sono anche gli altri, gli Issohadores che invece sono più colorati con la maschera bianca e la giacca rossa.

Voglio dedicare a loro questo articolo perché mi hanno sempre affascinato le figure antiche della tradizione popolare, che hanno tanto da dire sul territorio da cui provengono, nello specifico la Barbagia in Sardegna.

 

Intanto, il periodo in cui possiamo ammirarli durante il loro rito quasi ancestrale è durante la Festa dei Fuochi di Sant’Antonio, tra il 16 e il 17 gennaio, e poi nel pieno del periodo del Carnevale, la domenica di carnevale e il martedì grasso. La loro presenza è associata a riti propiziatori per la fertilità del bestiame e la buona fortuna per l’anno a venire, è un rituale carico di simbolismo e storia millenaria. Si narra che rappresenti la lotta tra il bene e il male, la stagione invernale e quella estiva.

 

I Mamuthones incarnano una sorta di spirito ancestrale legato al mondo rurale. La maschera, le corna e i campanelli hanno un significato simbolico che si perde nella storia, ma si pensa che siano collegati a credenze pagane e rituali propiziatori. Indossano un abbigliamento tradizionale di pelle e una pesante maschera di legno, che copre completamente il viso, decorata con corna di capra o cervo. Sulla schiena portano “sa carriga”, campanacci di rame dal peso di circa 30 kg, attaccati alle spalle e al torace. Con il movimento questi producono un suono caratteristico e ritmato con i passi, creando un’atmosfera suggestiva e misteriosa.

 

Gli Issohadores invece indossano una camicia di lino, una giubba rossa, calzoni bianchi, uno scialle femminile, a tracolla portano sonagli d’ottone e di bronzo; alcuni portano una maschera bianca.

La sfilata rappresenta una vera e propria cerimonia, quasi una processione. I primi si muovono molto lentamente curvi sotto il peso che portano sulla schiena, mentre gli altri scandiscono il ritmo muovendosi più agilmente e all’improvviso lanciano la loro fune sulla folla per catturare qualcuno: per liberarsi occorre offrire loro da bere! 😂

 

Organizzare il vostro viaggio personalizzato in Sardegna per partecipare a questa festa è un’opportunità unica.

Come travel designer, vi consiglio di includere nel vostro itinerario l’esplorazione dei pittoreschi villaggi coinvolti nella celebrazione, come Mamoiada, Orani o Lula. Ogni luogo ha la propria interpretazione della festa.

 

E ovviamente per questo ci sono io ! 😉